La variabile radiofonica: come adattare la radio alle emergenze
La variabile radiofonica: il racconto delle fasi di pandemia è stato possibile anche in radio con un racconto capillare ed equilibrato.
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La radio all’ombra del Vesuvio: come si è partiti? Quali sono le storie da raccontare in Campania?
Indubbiamente bisogna partire dalla storia dell’unico network che ancora oggi irradia il suo segnale da sud di Roma. La radio vede la luce nel mese di settembre del 1976 per iniziativa di Ciro Niespolo, titolare di una discoteca: il Kiss Kiss.
L’idea fondamentalmente è quella di pubblicizzare la discoteca; il momento è quello giusto: gli anni 70 con i suoi milioni di giovani che proprio in quel periodo scoprono le gioie della disco-music. Niespolo ha un asso nella manica: Sasà Capobianco, laureando in medicina con la passione per le discoteche e le radio, lo strappa a Radio Napoli City e lo nomina direttore artistico.
Il miracolo si compie quando il sabato sera la radio si collega con la discoteca e nasce uno dei programmi storici: Disco Live. Sono centinaia di migliaia le persone all’ascolto. Oggi dopo oltre 40 anni Kiss Kiss è un gruppo editoriale con 5 radio: il network e le quattro reti locali, Kiss Kiss Napoli, Kiss Kiss Italia, Radio Ibiza e Radio Napoli. Viaggi ad una media di 3.200.000 ascoltatori al giorno.
“Ci piaceva il nome di questo pianeta”. Con queste parole Paolo Serretiello nel 1979 decise il nome della sua emittente: Radio Marte. Nei primi anni del nuovo decennio la radio divenne famosa per una trasmissione dai toni decisamente “caldi”: Luci e Voci condotta da Luciano Dell’Aquila ed Enzo Russo. Il gioco era semplice: due ascoltatori, un uomo ed una donna al telefono, dovevano simulare un amplesso nel tempo di un 45 giri. Il tutto in onda alle 23:30 alle 3 di notte. La trasmissione senza censure fu veramente una grande novità di rottura ripresa anche da vari giornali dell’epoca. Oggi la radio marziana copre tutta la regione usufruendo anche del canale tv 655. Negli anni passati e arrivata con il segnale fm anche in varie regioni come Sicilia, Abruzzo e Molise. E’ tra le radio più seguite nella regione con una media di 300.000 ascoltatori.
Radio Luna Caserta nasce nel 1977 per iniziativa di Gianfranco Maggiò ed è un chiaro clone della ben più famosa Radio Luna di Roma. La radio oggi ha spento le sue frequenze ma quando era attiva trasmetteva da corso Trieste. Voce storica dell’epoca ere Pino Marino, nonché direttore responsabile. E’ stata una fucina di talenti. Sono passati per gli studi di Radio Luna Carlo De Blasio, poi a approdato a Rai Stereo 2 e a Rai News 24, Nino Mazzarino, Lucio Seneca ( RaiStereoNotte)
Ci spostiamo nell’entroterra, in Irpinia dove nel paese di Cesinali, nella camera da letto dei fratelli Urciuoli il 1 Aprile 1985 prende vita Radio Punto Nuovo. Chiamata così perché Rocco e Lele (i due fratelli) vogliono dare un nuovo punto di vista. Da prima una sola frequenza che copre la città di Avellino fino ad arrivare ad oggi dove la copertura totale è regionale con 40 impianti. Il legame tra l’emittente e lo sport è indissolubile. Non si può parlare di Radio Punto Nuovo senza affiancarla alle radiocronache dell’Avellino calcio un vero punto di riferimento per i tifosi irpini. L’emittente ha inaugurato da anni anche la sede nel capoluogo di regionale ed ha una costante programmazione prevalentemente in diretta.
Il caso Radio Castelluccio; nata il 1 maggio del 1976 grazie ad un trasmettitore recuperato dall’impianto di un vecchio carro armato della seconda guerra mondiale. Il fondatore è Mario Rossomando; l’emittente diventa un vero un punto di riferimento fondamentale di tutta la Piana del Sele. Lo sport è al centro del palinsesto con le partite della Battipagliese e la famosissima “Ciclolonga” che ancora oggi raduna migliaia di amanti della bicicletta. Enzo Mattina ne prende la direzione negli anni 80. L’informazione locale è una peculiarità e viene affidata a Lucio Rossomando attuale editore e figlio del fondatore. Negli anni ha ampliato la copertura su tutta Salerno e provincia, oggi è in visual radio anche sul canale 657 del digitale terrestre ed ha cambiato denominazione in RCS75.
Nella terra dei gladiatori e dei guerrieri sanniti una delle prime emittenti che accende il segnale in modulazione di frequenza è Radio Antenna Benevento International il 25 aprile 1976. Nicola Palmieri ne è il fondatore: già giornalista di Paese Sera e collaboratore di altre radio del beneventano. L’emittente viene registrata al Tribunale come “Quotidiano radiodiffuso” e trasmette sulla falsa riga del palinsesto di Radio Capodistria. Famosi i suoi giochi a premi e l’informazione locale. I primissimi collaboratori sono Geppino Presta e Mario Del Grosso che dopo qualche anno ne diventa il proprietario implementando la diffusione e la copertura acquisendo nuove frequenze. Oggi il nuovo nome dell’emittente è Radio Benevento International e trasmette sui 92,100 e 94,600.
Appuntamento alla prossima regione ed alla storia della nascita delle sue radio in Fm.
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Scritto da: Consulenza Radiofonica
La variabile radiofonica: il racconto delle fasi di pandemia è stato possibile anche in radio con un racconto capillare ed equilibrato.
today26 Maggio 2021
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