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Dall’etere al grande schermo: i film più belli che parlano di radio

today28 Gennaio 2019

Sfondo

Il bello della crossmedialità sta tutto nella potenza di due media significativi per la vita delle persone che si uniscono in un’unica grande forza. Il primo si basa sul forte impatto delle immagini, il secondo sull’importanza del suono e delle parole. Pensate a quanti codici linguistici e mondi diversi possono aprirsi nel momento in cui un regista decide di girare un film sulla radio. Parliamo di scene che sono rimaste impresse nell’immaginario comune a distanza di tanti anni. Parliamo di personaggi del cinema che hanno ispirato tantissimi giovani e non, a seguire il proprio istinto e portare nuove idee alla radio.

Di pellicole che si servono del mezzo radiofonico per raccontare storie ce ne sono state tante nella storia del grande schermo, ma alcune di queste non possiamo proprio fare a meno di menzionarle, quando pensiamo al connubio tra cinema e radio.

I love Radio Rock: 

film radio rockÈ il 1966, la più grande era del rock’n’roll britannico. BBC Radio suona meno di 45 minuti di musica pop al giorno. Per fortuna, le stazioni radio private ancorate nel mare del Nord trasmettono musica rock e pop 24 ore al giorno. E 25 milioni di persone (la metà della popolazione britannica) ascoltano i pirati ogni santo giorno. Un fantastico Philip Seymour Hoffman nella parte del dj, il “Conte”, si fa portavoce del dissenso giovanile della swinging London degli anni Sessanta.

Cavalcando i sentimenti di ribellione dei giovani e il risveglio dei loro corpi, le radio libere superano di gran lunga gli ascolti dell’emittente pubblica, segno dell’impossibilità di fermare le rivoluzioni. I Love Radio Rock mostra tutta la sua potenza proprio nelle scene in cui prevale la musica, a partire dalla travolgente colonna sonora composta dalle grandi canzoni che hanno segnato un’epoca. Commedia di culto. 

Private Parts: 

film sternQui tocca reggersi alla sedia e cercare di non sussultare ogni volta che Howard Stern ne combina una delle sue. Il film del 1997 racconta la storia del più oltraggioso e celebre dj della radio americana: Howard Stern, appunto, interpretato da, indovinate? Howard Stern in persona. La commedia irriverente mette in scena le gag più bizzarre che lo speaker inventava per il suo show mattutino affiancato dalla giornalista Robin Quivers.

Stern diventa un personaggio tanto amato quanto odiato, ma comunque capace di tenere incollati alla radio milioni di ascoltatori affidandosi semplicemente all’arte della provocazione. Un esempio? L’orgasmo indotto in diretta ad un’audace ascoltatrice attraverso le vibrazioni dell’impianto stereo sul quale Stern le consiglia di sedersi. Varie celebrità appaiono in ruoli cameo: da David Letterman a Ozzy Osbourne, da Mc Hammer agli AC/DC che suonano a Central Park. Film assolutamente da vedere per conoscere un pezzo importante della radio americana e di chi l’ha fatta sua. 

Radio Days:

film radio daysCambiamo decisamente registro perché entriamo in un’atmosfera tenue e delicata. Qui Woody Allen, nel pieno del suo stile cinematografico, racconta un po’ di sé e dell’America del primo Novecento attraverso le sue trasmissioni radiofoniche preferite. La pellicola diventa quasi una dichiarazione d’amore alla radio di quell’epoca.

Diversi i riferimenti storici presenti nel film, alcuni raccontati proprio dalla radio, come quello dello sbarco alieno trasmesso in diretta alle ore 20.00 del 30 ottobre 1938. Gli americani, sintonizzati sulla CBS, sentirono la voce di un uomo annunciare in modo concitato che, dopo aver osservato attentamente la Terra, i marziani avevano dato inizio al loro piano di impossessarsi del pianeta. Nel film, l’annuncio scambiato per vero, rovina il primo appuntamento tra la zia del protagonista e quello che lei pensava fosse l’uomo perfetto. Quelle parole, però, altre non erano che l’inizio di uno dei programmi radiofonici più famosi della storia: Guerra dei mondi di Orson Welles. Radio Days è un piccolo gioiello dai colori sbiaditi di un materiale d’archivio di grande importanza.

Good Morning Vietnam!: 

film VietnamUna delle più grandi performances dell’indimenticabile Robin Williams, quella del disk jockey dell’aviazione. Il film di Barry Levinson racconta la storia di Adrian Cronauer, arrivato a Saigon nel 1965, che con le sue divertenti trasmissioni radiofoniche teneva alto il morale delle truppe al fronte vietnamita. Il lungometraggio mantiene un equilibrio perfetto tra dramma e ironia, ed è proprio la radio a permettere al regista di raccontare un conflitto così tragico con uno stile fuori dai canoni del war movie, con un tocco più leggero ma mai irrispettoso. Robin Williams nei panni di dj dà il meglio di sé solleticando il dubbio agli spettatori di essere in grado di condurre un programma radiofonico per ore senza mai annoiare. 

E pensare che il vero Adrian Cronauer aveva proposto ad alcune reti televisive un progetto di sitcom basato sulla sua esperienza di disc jockey in Vietnam, ma il progetto fu rifiutato perché la guerra non era ritenuta argomento da commedia.

Radio Freccia: 

film RadiofrecciaAncora una volta le radio private sono le protagoniste. Qui Radio Raptus è mezzo di diffusione di parole, dubbi, incertezze, e musica, ovviamente. Una pellicola traboccante di nostalgia dove il mezzo radiofonico è legato indissolubilmente alle questioni sociali degli anni Settanta, tra la politica, la droga, i movimenti studenteschi, i problemi con i genitori “che sempre di più sono come tu giuri che non sarai mai”. Indimenticabile il discorso di Ivan Benassi, il personaggio interpretato da Stefano Accorsi che si siede davanti al microfono in mutande, in piena notte, e fa un elenco di cose semplici ma mai scontate, per cui vale ancora la pena “credere”. Radiofreccia segna l’esordio cinematografico di Luciano Ligabue alla regia e diventa un cult tra i giovani negli anni Novanta.

 

Con questo salto nel cinema italiano si conclude la lista dei film che hanno scelto la radio come protagonista, rimanendo nell’immaginario collettivo di tanti. Per quelli di voi che ne hanno nostalgia o che non hanno mai avuto la fortuna di vederli, non resta altro che recuperare questi film e godervi lo spettacolo!

Articolo a Cura di Elisabetta De Falco per Consulenza Radiofonica – La Professionalità On Air!

Scritto da: Elisabetta De Falco

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P. IVA 13503901004

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