Continua il nostro viaggio alla scoperta della storia delle radio. Anche perché, si sa, l’Italia possiede una lunga tradizione radiofonica. Sono tante le emittenti che, in giro per il Paese, hanno rappresentato più che un semplice luogo astratto in cui poter ascoltare musica. Una delle città più floride, in questo senso, è Roma, così come tutta la regione di appartenenza, il Lazio, che si distingue dalle sue sorelle. Facciamo un bel tour storico delle radio fm locali più importanti e tradizionali del posto.
Storia di Radio Roma
Radio Roma è nata recentemente, il 31 agosto del 2009. La sua creazione è stata resa possibile dall’unione di ben cinque emittenti, tutte in trasmissione nella regione Lazio. Tra di loro, la più importante era Soloradio. Essa comincia la sua attività proponendo musica e notiziari di successo, annoverando tra le sue file diversi speaker di assoluto livello, come Carlo Fallucca, Stefano Molinari e Matteo Raimondi.
Esisteva un’altra radio con lo stesso nome, di data molto più antica, fondata nel 1975 da Rosario Pacini. Radio Roma appare come una degna erede: iniziò a trasmettere alle ore 14, dopo l’importante chiusura dei seggi elettorali regionali, per fornire agli ascoltatori una finestra alla quale affacciarsi sul panorama politico corrente.
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Storia di Radio Città Futura
Questa emittente nacque a Roma nella fine del 1975 come un semplice e azzardato esperimento. Mandava in onda prove tecniche, tanto che le prime parole furono “Qui Radio Futura“. Essa possedeva la propria sede nella bellissima piazza Vittorio Emanuele, al numero 17. L’iniziativa fu portata avanti da un gruppo extraparlamentare di Avanguardia Operaia, meglio conosciuti come Pdup, e dalla persona di Giulio Savelli.
Un esperimento talmente improvvisato che il primo dei trasmettitori venne realizzato all’interno di una scatola di cartone per scarpe e bastò una piccola antenna per cominciare a diffondere il segnale. Nel team dell’emittente si possono annoverare nomi del calibro di Sergio Spada ed Ernesto Bassignano. Uno dei più grandi meriti di questa radio è quello di essere stata considerata, negli anni Settanta e Ottanta, la voce libera della Capitale.
Questo, tuttavia, la pose al centro di numerose polemiche, occupando di frequente le prime pagine di molti giornali del tempo. Nel ’77 rischiò sul serio la chiusura, ma il provvedimento attuato per “ordine pubblico” venne in seguito revocato. Un termine dato solo nel 2019, e nemmeno totalmente, in quanto la radio decise di chiudere i battenti sulle frequenze fm per trasmettere in streaming su internet.
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Storia di Radio Latina Uno
Il 24 Dicembre del 1975 quattro ragazzi pensarono di dare vita a una nuova creatura. Essa farà la storia della città in cui nasce, Latina, e sarà rivoluzionaria: Radio Latina Uno. Nello specifico, l’idea di Giorgio Capurso, Remo Miranda, Gianfranco Iaccarino ed Enzo Molinari creerà uno spazio perfetto per gli amanti della buona musica.
Gli inizi furono a dir poco tragicomici: in uno scantinato, con un trasmettitore americano. Così comincia la storia di una delle emittenti più longeve della provincia e dell’intera regione. Quella radio fu importante perché diede una scossa a livello sociale: gli speaker erano alla stregua degli attuali influencer e si poteva interagire con loro proprio attraverso la comunicazione radiofonica.
Alcune trasmissioni divennero indimenticabili e si faceva sempre più spazio nella cultura popolare utilizzare quelli che ora sono i diffusissimi pseudonimi. Un modo per non farsi riconoscere solo dalla persona alla quale si inviava la dedica. Radio Latina Uno era anche impegnata, aveva la sua dimensione politica prettamente di sinistra, mentre “Occhio al disco” fu un programma mai dimenticato: un antenato del più conosciuto “Indovina la canzone“.
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Storia di Radiomondo Rieti
Da ben 40 anni questa radio fm locale è la voce della città di Rieti. Essa venne alla luce la mattina del 10 maggio 1980, in un sabato come tanti altri, ma che cambiò il destino di una città. Un’impresa ideata da Pier Luigi Aguzzi, uno dei pioneri della radiofonia. A distanza di ben quattro decenni, Aguzzi continua a stare al comando, coadiuvato dall’aiuto dei figli Pier Luca e Pier Paolo.
Negli anni, dietro ai microfoni di Radiomondo Rieti si sono avvicendati decine di nomi tra speaker emergenti, leggende del settore e conduttori che davano vita a programmi di attualità, di musica e di tanto sport. Tutto ebbe inizio in via San Rufo e continuò in via Liberato di Benedetto a metà degli anni Novanta.
Via Pennina fu l’ultimo step, e in quella sede si poteva vedere il Palazzo di Città che il terremoto rase al suolo. Le onde di Radiomondo hanno dato i natali a grandi speaker, come Dj Strano, ora fisso a RTL 102.5. Non c’è da stupirsi se questa radio è stata il punto di riferimento di generazioni, una dietro l’altra, che si rifugiavano nella musica – soprattutto quando internet non c’era e si rimaneva ore attaccati all’antenna sperando nella propria canzone preferita.
Ma Radiomondo era ed è anche notiziari, sport, approfondimento, politica. Sempre pronta a toccare temi caldissimi, utilizzando i propri spazi per talkshow riguardanti elezioni amministrative o politiche. Il tutto raccontato con la massima oggettività e in diretta dai seggi o dagli studi.
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