Il riascolto delle performance in radio (nota anche come Aircheck) è uno degli esercizi più importanti per uno speaker radiofonico. Si tratta di una delle fasi nevralgiche per la crescita professionale di una voce, l’allenamento più consono per migliorarsi. Oggi come oggi però sembra che questa pratica sia passata in disuso: vuoi per la velocità degli strumenti, vuoi per pigrizia, vuoi per disinteresse. Ma – è bene ricordarlo -, come per ogni atleta, la palestra è importante per arrivare preparato alla gara. Ma quali sono effettivamente i benefici del riascolto? Ne abbiamo individuato diversi – probabilmente i più famosi – per confermarvi quanto riascoltare la registrazione della vostra puntata radiofonica sia determinante per migliorarsi.
Il riascolto in radio: l’elenco dei benefici
Non solo momenti di creazione, ma anche riflessione. L’aircheck, o il riascolto in radio, serve principalmente a prendersi del tempo per se stessi e concentrarsi su come possiamo migliorare. Dalla dizione alla retorica, dal modo di esporre i contenuti alla cifra stilistica: insomma, non si nasce imparati, e si migliora di puntata in puntata. Occorre dunque trovare sempre il tempo per riascoltare come siamo andati in diretta e dove possiamo perfezionare la nostra professionalità.
Il riascolto in radio è importante per la dizione e la respirazione
Sono due concetti fondamentali che distinguono la voce di un conduttore radiofonico da quella comune. Dizione e respirazione sono componenti che vanno allenate ogni giorno, anche perché possono risultare fondamentali in questo lavoro. Solo in questo modo, sarà possibile riscontrare difetti di pronuncia, se ti sei mangiato una parola, se non si riusciti a mantenere una respirazione adeguata per tutto il talk.
Fai attenzione a come hai utilizzato gli intro e gli outro
Quando parliamo di intro e outro, ci riferiamo alle parti strumentali delle canzoni posti rispettivamente all’inizio e alla fine del brano. A seconda della linea editoriale dell’emittente, lo speaker può parlarci sopra fino a che il cantante non inizia la performance. L’importante però è evitare di scavallare sulla voce di quest’ultimo. Il riascolto aiuta a capire come evitare tale errore e a trovare delle giuste chiavi di lettura con cui ancorarsi all’annuncio e al disannuncio della canzone. Insomma, ci si guadagna in termini tecnici e creativi.
Fai caso a quante parole stai utilizzando
Riascoltarsi aiuta a capire anche quant’è importante risparmiare sulle parole. Questo perché la radio è immediatezza e, fare troppi giri di parole per spiegare un solo concetto, può risultare snervante per chi ti ascolta. Di conseguenza, questo concetto ne porta altri con sé: il riascolto permette di capire come va spiegato meglio un concetto, ti fa capire se dai l’impressione di aver approfondito o meno un argomento e via discorrendo.
La cifra stilistica: riascoltarsi in radio per conoscersi
Non importa solo la forma, ma anche il contenuto. Per parlare al microfono serve parlantina, ma anche un ampio vocabolario da riversare nelle orecchie dell’ascoltatore per mantenerne alta l’attenzione e sviluppare una propria cifra stilistica. In questo caso, il riascolto può aiutare su due fronti cruciali: eliminare tutti gli intercalari inutili utilizzati per prendere tempo rispetto al silenzio; evitare di ripetere sempre lo stesso vocabolo, quando puoi utilizzarne un sinonimo.
Dal riascolto puoi capire se hai sorriso poco
Una delle regole fondamentali di uno speaker radiofonico è di andare in diretta sempre con il sorriso. Significa che, qualsiasi cosa succeda nella tua vita privata, davanti al microfono non devi mai farti influenzare dalle emozioni personali. Puoi sicuramente trasformarle in spunti per la tua diretta, ma ricordati sempre che sei in un luogo di lavoro, e come tale devi mantenerti professionale. Il riascolto dunque ti aiuta a capire se, in quella determinata giornata storta, sei riuscito a “camuffare” i tuoi reali sentimenti, utilizzando uno dei tuoi migliori sorrisi radiofonici.
Riascolto in radio, c’è altro da sapere?
Sono diversi i consigli che mancano all’appello, ma grossomodo questi rispecchiano il vadevecum principale su quali benefici è possibile ottenere con la pratica dell’aircheck. Ricordiamo comunque che questi sono suggerimenti generici, che non possono essere applicati a ogni professionista, visto che ogni speaker è diverso dagli altri per unicità e stile. Proprio per questo, noi di Consulenza Radiofonica abbiamo creato un servizio apposito che può aiutarti in questo processo. Contattaci per saperne di più.
Articolo a cura di Angelo Andrea Vegliante
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