Consigli

Come preparare e realizzare una demo radiofonica professionale?

today20 Luglio 2020

Sfondo

La demo radiofonica è un biglietto da visita importante per il conduttore radiofonico, fondamentale per iniziare un percorso in questo incredibile mondo. Di fatto, la maggior parte delle strade da percorrere per una carriera radiofonica iniziano con una demo di qualità. Ma a cosa serve e perché è così importante?

Che cos’è una demo radiofonica?

Prima di ogni cosa, chiariamo di cosa stiamo parlando. Una demo radiofonica è un prodotto audio che deve essere accompagna a un curriculum vitae se, appunto, ti proponi come conduttore. Idealmente, la demo va indirizzata direttore artistico dell’emittente in questione, che avrà il compito di valutare se il candidato presenta le caratteristiche utili e necessarie per l’azienda. Si tratta quindi di una specifica in più che un candidato deve tenere a mente: la radio è prima di tutto un’azienda, e dunque deve ottenere i materiali adeguati per valutare le proposte che arrivano in sede. In questo caso, anche la voce, soprattutto se il tuo primario obiettivo è diventare un conduttore.

Come strutturare una demo radiofonica?

In genere una demo radiofonica presenta una struttura fissa attorno alla quale presentare il proprio format, sviscerare l’argomento o semplicemente candidare la propria voce. Attenzione, però: un’opzione non è più efficace dell’altra, in quanto la fase finale della funzione della demo radiofonico – cioè l’ascolto e la decisione sul suo valore in relazione all’azienda – non dipende dal candidato. Il nostro consiglio quindi è di inviare un prodotto che sia il più possibile affine alla propria natura.

Dicevamo, una demo ha una struttura solitamente ripetitiva, formata dalle seguenti componenti:

  • Talk inizio: intervento di apertura, nella quale non devono mancare il titolo del programma, il nome della radio, il tuo nome, i contatti e l’argomento della puntata, con durata massima di 30/40 secondi;
  • Music utility: intervento nel quale parli sopra l’outro di una canzone e l’intro di quella successiva, snocciolando in massimo 15/20 secondi una breve curiosità;
  • Teaser: l’intervento prima della pubblicità, nel quale in massimo 5 secondi presenti l’argomento successivo;
  • Talk argomento: intervento nel quale parli esclusivamente della notizia che hai scelto prima di registrare, in massimo un minuto.

Tenere a mente questa divisione però non sempre è la soluzione più adeguata. In primis perché un direttore artistico non ha molto tempo da dedicare all’ascolto di una demo, e dunque il consiglio è di realizzare un prodotto audio il più breve possibile (circa 2 minuti). Inoltre, non tutte le radio hanno la stessa linea editoriale, e dunque non avrà senso inviare un file audio contenente una sezione “music utiliy” a una radio di programmi. Insomma, valuta sempre la natura dell’emittente alla quale stai inviando la tua demo.

Leggi anche: Lavorare in radio: come si comporta uno speaker durante un colloquio?

preparare una demo radiofonica

Cosa serve per una demo radiofonica efficace?

Fin qui abbiamo spiegato cosa serve per creare una demo radiofonica in senso stretto, cioè quali sono gli elementi necessari per costruirne una. Tuttavia non basta conoscere la meccanica di uno strumento per riparare un auto, ma bisogna valutare tanti aspetti: quale argomento vorresti inserire all’interno di essa? In che modo pensi di saper attirare l’attenzione di chi ti ascolta? Insomma, devi tenere in considerazione altri punti, ad esempio:

  • Sii sempre originale, non essere pedante e, soprattutto, non copiare gli altri, ma sii te stesso;
  • Decidi a chi indirizzare la tua demo: è impossibile essere un conduttore capace in ogni tipologia di radio esistente, perciò scopri le tue attitudini e dove le stesse potrebbero esprimersi al meglio;
  • Non essere troppo prolisso, ma concentra la tua disamina radiofonica in pochi e stringati minuti.

Detto ciò, non ti resta che metterti in gioco e provare a realizzare la tua demo radiofonica.

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Scritto da: Angelo Andrea Vegliante

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