Il podcasting può sembrare un termine astrale, futuristico e astratto. Alle volte, può essere confuso con il podcast delle radio più blasonate. Per questo, prima di iniziare, bisogna fare una precisazione. Con la parola “podcasting” intendiamo tutte quelle tecnologie messe in atto per far creare file audio inediti e fruibili all’interno di un aggregatore di contenuti che raccoglie tutti questi elementi. Si differenziano dai tradizionali podcast radiofonici, in quanto quest’ultimi sono le registrazioni delle dirette messe in rete da parte dell’emittente stessa.
Ovviamente esistono altre distinzioni che marcano ancora di più i paletti, ma le vedremo tra poco. Ora però la domanda viene spontanea: ma che c’entra l’attore statunitense Zach Braff con tutto questo?
Il podcasting protagonista di una serie tv
Alex, Inc è una serie televisiva creata, appunto, da Zach Braff (i più appassionati lo ricorderanno nel ruolo di J.D. in Scrubs) e che tutt’ora va in onda sull’ABC dal 28 marzo 2018. La storia narra le vicende di Alex Schuman (aka Braff), un giornalista radiofonico che decide di abbandonare l’emittente dove lavora per creare una sua compagnia basata sul raccontare storie usando la tecnica del podcasting. Diversi sono i punti nevralgici che vengono messi in campo nella serie televisiva, sui cui noi addetti ai lavori dovremmo tenere bene in considerazione.
Buttiamoci nel vuoto
Come per la storia di Consulenza Radiofonica, la compagnia di Alex Schuman è un salto nel vuoto, un coraggioso passo in avanti per assicurare al mondo della comunicazione un nuovo punto di vista nel settore lavorativo a cui è rivolto. Nella sua opera, Zach pone molto l’accento sull’importanza di saper seguire le nuove tendenze e i nuovi modelli di comunicazione, perché è grazie a essi che si possono fare grandi cose. Evolversi significa anche questo, investire su ciò che è nuovo.
Il podcasting non è fare radio
Spesso e volentieri, Alex Schuman porta con sé una borsa, un registratore e un microfono e, appena ne ha l’occasione, tira fuori l’armamentario per poter registrare le parole di qualcuno che parla o racconta una storia. Questo perché un podcaster non è uno speaker radiofonico.
Lo speaker ha dei limiti stabiliti dal clock, dalla pubblicità, dalla musica. Il podcaster, invece, produce un file audio che può durare in media 25 minuti, senza l’ausilio della musica, il cui contenuto si basa esclusivamente sulle conoscenze di chi lo produce. Pensiamo, ad esempio, aL’elettricista felice, una serie di podcast dedicati alla figura lavorativa dell’elettricista.
Ogni podcaster può decidere quando pubblicare la propria “rivista audio”: può essere una volta a settimana, una al mese. Dipende dalle proprie esigenze, anche perché il ritorno economico in questo senso è pari a zero.
Cambia il tipo di ascoltatore
Lo abbiamo in parte svelato poco fa. Se un audio dura in media 25 minuti, anche l’ascoltatore sarà diverso da quello tradizionalmente radiofonico. Stesso discorso se parliamo della specificità degli argomenti proposti. L’ascoltatore del podcasting sa bene cosa sta cercando, può essere un gran fan di chi registra gli audio o un appassionato di quell’argomento, e riconosce in chi parla una grande competenza nel settore. Inoltre, è propenso ad ascoltare file contenenti solo voce.
Stessa cosa avviene in Alex, Inc. Il personaggio di Zach Braff partirà da Affari di famiglia, una serie di podcast dove parlerà di storie quotidiane, per poi allargare il giro e cercare altre persone competenti in un determinato settore per parlare di nuovi argomenti. Esempio: in una puntata, la moglie del protagonista, Arunima Rooni Schuman (aka Tiya Sircar), proporrà di condurre un podcast su un omicidio irrisolto, avvalendosi del suo lavoro di avvocato.
No, non ci si guadagna molto
Anche se fin dalla prima puntata Alex Schuman ottiene finanziamenti da uno strano miliardiaro per avviare la sua impresa, fin da subito la serie televisiva pone l’accento su quanto possa essere duro e faticoso addentrarsi nelle nuove tendenze, mercificate alla follia.
Il ritorno economico di un podcaster è pari a zero. Solo chi ha già un nome abbastanza noto può portare a casa qualche gruzzoletto (pensiamo al podcasting Veleno di Pablo Trincia).
Qual è il futuro del podcasting?
Difficile rispondere a questa domanda. Quando in Italia parliamo di innovazione, è sempre un interrogativo su cui si gira attorno senza fare qualcosa in merito. Barlume di speranza è Spreaker, un’eccezionale piattaforma online dove sono raccolti podcaster di vario tipo. Questa realtà incarna perfettamente gli ideali di Alex Schuman, volti a puntare su qualcosa di nuovo e scoprire nuove tecniche di comunicazione. Anche perché, l’immobilismo culturale e tecnologico non fa bene a nessuno.
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