Video podcast: cosa sono, come funzionano e come farli
today14 Giugno 2023
Così come la radio, alla fine anche il podcast strizza l’occhio al video. Perché alla fine della fiera il podcast è un prodotto liquido, capace di essere declinato in vari contesti, non solo quello audio, ma anche quello visivo. Ovviamente, l’immagine non è una conditio sine qua non della natura di un podcast, ma può essere un quid in più capace di attirare maggiori ascoltatori.
Tale evoluzione – viene da dire quasi naturale – ha comunque cambiato il principio stesso del termine podcast: oggi non è più solamente un audio fruibile (e in alcuni casi scaricabile) da determinate piattaforme su alcuni device tecnologici di ultima generazione. Oggi infatti è presente anche l’elemento video. Ma facciamo un po’ d’ordine.
Cos’è il video podcast (e cosa lo differenzia dal podcast)?
Banalmente, siamo di fronte a un video podcast quando fruiamo il prodotto attraverso l’immagine, cioè quando lo show viene diffuso anche in formato video. L’immagine però non è l’unica caratteristica peculiare rispetto a un podcast puro. Innanzitutto, per i video podcast viene allestito un set, di solito molto simile a uno studio radiofonico, che presenta un arredamento molto minimale, che non disturbi l’attenzione dell’ascoltatore con l’argomento della puntata.
Poi, bisogna parlare anche dell’attrezzatura. Se un podcast semplice aveva l’unica necessità di acquistare prodotti adeguati alla registrazione della puntata audio (microfono, pc, eventuali condensatori), adesso la musica cambia, perché bisogna investire sull’acquisto di telecamere, treppiedi, luci, software e strumentazioni varie che garantiscono una buona riuscita del prodotto lato video. Ma anche affittare uno spazio per creare il set del proprio show è una spesa da prendere in considerazione.
Inoltre cambia anche l’impostazione dello show. Mentre un prodotto solo audio può essere lavorato in post-produzione, anche in maniera profonda, dal lato video è necessaria una riflessione in più. Tempi, dinamiche e testi variano contestualmente, visto che l’attenzione stessa del pubblico cambia. Il format stesso dello show deve tenere in considerazione l’eventuale scelta di appoggiarsi ai video.
Spesso la decisione di utilizzare l’elemento video trova giustificazione nell’idea di ampliare il proprio pubblico. L’immagine infatti permette al proprio show di raggiungere più persone, visto che può essere pubblicato in piattaforme dedicate, come YouTube, Vimeo e simili. In aggiunta, permette alle persone di riconoscere il volto che c’è dietro al microfono.
Così come per un podcast puro, anche per un prodotto video esistono tipi di formato che possono essere particolarmente congeniali allo show costruito. In questo caso, come detto più volte, bisogna comunque tenere in considerazione la questione dell’immagine, e dunque realizzare un prodotto che possa essere diluito anche su piattaforme video.
Prima di iniziare però, una premessa. Non è detto che l’immagine di un video podcast debba per forza essere una ripresa video. Ci sono tantissimi progetti che distribuiscono il proprio prodotto all’interno di piattaforme dedicate mettendo un’immagine statica o un’animazione per tutta la durata del filmato. È una soluzione sicuramente low cost, ma in certi casi è funzionale allo scopo.
Oltre a ciò comunque, dobbiamo tenere in considerazione che un prodotto audiovisivo può essere pubblicato in base ad alcuni formati:
in solitaria: viene ripreso solo un conduttore, magari da più telecamere e con diversi piani sequenza, all’interno di uno studio;
intervista in studio: attorno a un tavolo ci sono diverse persone che conversano su una o più tematiche, riprese da alcune telecamere che permettono di creare un’intervista dall’immagine fluida;
intervista a distanza: così come accade nella radiovisione, spesso viene chiesto di realizzare interviste telefoniche, e dunque realizzare una ripresa che tenga conto della presenza di una voce solo audio; oppure è possibile realizzare chiacchierate attraverso piattaforme che garantiscano la presenza del video anche a distanza, come Zoom, Meet, Skype e via discorrendo.
Come detto precedentemente, portare avanti un progetto di video podcast richiede un ripensamento del proprio show. Dunque, nella stesura del format occorre tenere in considerazione anche tutte le sfaccettature che l’immagine comporta. E poi, ovviamente, l’attrezzatura: se stiamo realizzando un video per hobby, possiamo anche realizzare uno show con l’uso di uno smartphone, ma per elevare la qualità occorre investire su strumentazioni più adeguate.
Infine, lo studio. Ogni videopodcast che si rispetti deve presentare uno sfondo accattivante, non troppo pieno di elementi e funzionale alla natura del progetto. Insomma, occorre rivolgersi a strutture che possano garantire l’affitto di uno spazio per registrare il proprio show. È opportuno dunque pensare all’acquisto di un’illuminazione specifica, cuffie e microfoni che siamo “fotogenici”, mobili da arredamento (come sedie e tavoli) e computer.
Una volta acquistati gli strumenti necessari, il video podcast può essere registrato, poi in un secondo tempo lavorato in post-produzione e, infine, caricato sulle piattaforme da noi scelte e promosso nella maniera più capillare possibile.
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