I cambiamenti che il mezzo radiofonico ha subìto negli ultimi anni sono davvero innumerevoli. Il più rilevante tra questi è senza dubbio il suo sbarco in tv. La radio, di fatti, sembra quasi voler attaccare gli spazi televisivi, non solo con il fenomeno ormai consolidato delle ‘Visual Radio’, ma anche con la produzione di eventi musicali di vastissimo impatto, ormai divenuti veri programmi d’intrattenimento dal notevole successo.
Non è esatto parlare propriamente di ‘attacco alla TV’, quanto piuttosto di evoluzione storica del ‘medium’ radiofonico. Non si tratta di un fenomeno di vendetta della radio nei confronti della televisione, che fin dalla sua nascita ha operato sulle strutture e sui generi del mezzo radiofonico (che, ricordiamo, è nato ben trent’anni prima di quello televisivo). Si tratta piuttosto di una presa di coscienza sui ‘trend’ emersi negli ultimi anni nel panorama dell’informazione, che stanno subendo accelerazioni sempre più interessanti: la nuova frontiera della Radio è chiaramente la televisione. I contenuti e, soprattutto, i formati dell’offerta radiofonica si stanno adattando a tutto il pubblico televisivo. È bene però sottolineare che, nel suddetto contesto, i due medium procedono in un modo parallelo, senza alcun predominante.
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La ‘Visual Radio’
Entriamo nel vivo del fenomeno ‘Visual Radio’. Si tratta di un modello evolutivo radiofonico che vede la declinazione di contenuti ‘visual’, associati ad un programma radiofonico, su diverse piattaforme: IP, Digitale Televisivo Terrestre(DTT), satellite, smart tv. Il più importante esempio di declinazione visual radio di un contenuto radiofonico è quello di RTL 102.5, la cosiddetta ‘Radiovisione’. L’emittente ha adottato questo modello sin dalla fine del secolo scorso.
Per la ‘Visual Radio’ come nuova frontiera dello sviluppo radiofonico, l’Italia è considerata un paese all’avanguardia, con il maggior numero di stazioni radio FM che sono approdate, con varie formule, sul digitale terrestre. È indubbio il successo di questo nuovo modo di fare radio, che ha anticipato di gran lunga l’evoluzione radiofonica di programmi in tv.
In realtà, però, sebbene lo sbarco della radio in tv abbia fatto tanto scalpore quanto successo, attualmente la situazione è statica, sia a livello di offerta che di domanda. Potrebbe essere valida l’ipotesi che la ripresa di una maggiore mobilità abbia fermato la fruizione del televisore da casa per rivalutare l’ascolto della Radio. Ma questo si vedrà nel corso del tempo.
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La Radio in tv: gli eventi musicali
È chiaro come, dai primi eventi musicali che inizialmente riempivano i palinsesti televisivi delle origini, si sia passati ai grandi eventi organizzati dalla radio, con la musica sempre protagonista. Prendendo in esame gli eventi musicali trasmessi in televisione nel corso di questa estate, troviamo in cima alle classifiche due produzioni di origine radiofonica.
Battiti Live
La prima è “Battiti Live“, frutto di un grande gruppo di lavoro, quello di RadioNorba, con editore Marco Montrone e direttore Alan Palmieri, che ne è anche conduttore insieme ad Elisabetta Gregoraci. “Battiti” si dimostra ogni anno una vera e propria macchina di ascolti, che sin dal 2017 è andata in onda in prima serata su Italia 1.
TIM Summer Hits
Un altro tipo di serata è stata il “TIM Summer Hits”, andata in onda questa estate su Rai Due. In questo caso si è trattato di una co-produzione tra Rai Radio 2 e Radio Italia. L’evento, condotto da Andrea Delogu e Stefano De Martino, ha esordito con un 12% di share alla prima serata e si è immediatamente posto all’attenzione. Segno evidente che c’è spazio in tv per la musica presentata nello stile di ‘eventi di tipo radiofonico’. Segno, ancor più lampante, della scoperta di una grande consapevolezza da parte della domanda e dei fruitori, sempre più pignoli e difficili da soddisfare.
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I programmi d’intrattenimento
I palinsesti estivi sono spesso molto deboli in TV così come in Radio, specie per le stazioni basate sui programmi. Cosi Paola Marchesini, direttore di RAI Radio 2, per il palinsesto estivo 2022 ha realizzato una co-produzione importante per rimpiazzare “Il Ruggito del Coniglio”, programma leader di ascolti. È stato creato“Happy Family”, con Ema Stokholma e I Gemelli di Guidonia, andato in onda su RAI Radio 2 e in simultanea diretta tv anche su RAI Due. Gli ascolti ed il successo del programma hanno dato il via ad una esperienza di ‘simulcast’ radio verso la TV generalista, che può ispirarne altre. Le competenze richieste per realizzare questo tipo di intrattenimento sono una comicità ed un’artisticità comprovate. Un programma come “Happy family”, in onda simultaneamente sui due media, sembra dar vita a nuovi spazi di espressione in TV. E sembra rispondere alle necessità del pubblico moderno, maggiormente pignolo e sempre in cerca di novità.
Facendo il punto della situazione…
È evidente che le grandi Radio nazionali e locali (come RadioNorba) abbiano tutte le capacità per occupare i palinsesti TV, anche con altri tipi di eventi musicali, non necessariamente estivi. La presenza della musica nella televisione generalista italiana gode della, ormai costante certezza, produzione RAI del “Festival di Sanremo”. Ma, oltre a questa, non ha poi altri eventi tanto significativi da offrire. Chi dice che non ci sarà un cambiamento ancor più grande? Ed una presenza ancora più massiccia del mezzo radiofonico in quello televisivo? Le radio possano occupare in TV molto più dello spazio riservato ai soli eventi musicali estivi, rompendo una volta per tutte gli argini consolidati tra i due mezzi di comunicazione.
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