Il giornalista radiofonico: abilità e strumenti del mestiere
Scopriamo insieme come funziona la redazione giornalistica di una radio e quali sono le abilità che deve possedere un bravo giornalista radiofonico.
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L’informazione giornalistica, in radio, ha un ruolo cardine: i segreti per un GR di qualità nel palinsesto radiofonico. Dalla selezione alla gestione giornaliera delle notizie.
L’informazione in radio è una parte importante che permette al giornalismo di confluire nel palinsesto radiofonico quotidianamente: secondo la legge Mammì, un giornale radio – che sarebbe la striscia di notizie – va ripetuto ogni ora in maniera cadenzata. Deve scandire ciascuna fascia oraria per una durata che può corrispondere a un minuto e mezzo fino a un massimo di cinque a seconda dell’organizzazione aziendale. Molto importante è la selezione dei contenuti: la cosiddetta “agenda setting” – che corrisponde alla selezione e ricerca di notizie – deve essere fatta attenendosi a criteri ben precisi.
Cosa fa notizia? In teoria tutto, in pratica l’agenda giornaliera la dettano le tre S (sangue, sesso e soldi). Con questa certezza, che evidenziano nelle scuole di giornalismo, si vuole dire che la differenza – in fatto di notiziabilità – la fanno la cronaca, la politica, l’economia e il gossip. Questo crea interesse nel pubblico: tanto basta per stabilire una gerarchia. La precedenza, inevitabilmente, ce l’ha la cronaca. I fatti del giorno: delitti, situazioni scabrose, un caso specifico che tiene banco. In seconda battuta c’è la politica – quando manca uno spunto di cronaca nera i fatti del Paese sono inevitabilmente imperniati attorno al dibattito di Governo – per poi arrivare al costume e società. Vale a dire: il gossip, in cui non ci sono solo ed esclusivamente i fatti di cronaca rosa.
Attorno al termine “gossip” può esserci anche un aggiornamento di natura sportiva, come ad esempio le indiscrezioni di mercato o i risultati delle partite del giorno prima per poi arrivare agli eventi che potrebbero essere in programma. Menzione a parte per lo spettacolo, che viene tirato in ballo solamente per eventi davvero importanti. A meno che non decidiamo di avere una striscia dedicata, separata dal normale GR, che notoriamente può essere trasmessa nel weekend. La durata è la stessa di un GR canonico.
Come gestire questa mole di notizie? Cercando di creare un leitmotiv: quello che conta in radio non è la tempestività delle notizie, visto che normalmente sentiamo aggiornamenti dopo aver letto il giornale o successivamente ai lanci d’agenzia che sono parecchio più tempestivi. Specialmente nell’epoca dei social media. Un buon GR compone, quindi, un mosaico di cose essenziali per far sì che l’ascoltatore si orienti in una sorta di mappa concettuale fra i fatti principali della giornata rispetto a qualunque ambito.
Dobbiamo essere in grado di creare un buon raccordo fra il giornale e i mezzi d’informazione sul Web: ragion per cui sono fondamentali le capacità di sintesi e di selezione. In una notizia gli aspetti importanti sono determinati dalle 5 W: Who, What, Why, When e Where. Tradotto: chi, cosa, perché, quando e dove.
Interrogativi, diretti e indiretti, a cui bisogna saper fornire una risposta nella stesura o racconto di ciascuna notizia: si parte dall’inizio, chi ha compiuto l’azione, cosa è successo, perché è successo, quando (che può essere anche sottinteso, ma è sempre bene dare una connotazione temporale), dove e soprattutto perché. Protagonisti, luoghi, motivazioni e curiosità: ruota tutto intorno a questo. Ciascuna notizia, quindi ciascuna storia, deve avere questi paletti.
Infine il linguaggio: nel GR non sono ammesse inflessioni dialettali, il racconto delle notizie deve essere semplice, chiaro e diretto. L’importante è restituire queste tre caratteristiche. Bisogna essere rapidi quanto un lancio di agenzia, esaustivi e trasparenti nell’esposizione trovando magari anche il tempo e modo di inserire qualche dettaglio inedito rispetto alle diverse vicende. La scaletta di informazioni deve essere pulita e percorribile a livello cognitivo-intellettuale e appetibile a chiunque.
Quello che diciamo in radio lo deve capire tanto la casalinga di Voghera quanto un laureato passando per la parte più anziana della popolazione. Come canta Eugenio Finardi: “Se una radio è libera, ma libera veramente, mi piace anche di più perché libera la mente”. Ciascun giornalista radiofonico deve tendere alla pluralità di informazione. Ciò che conta è dipanare dubbi, in poco tempo, fornendo un sentiero alternativo ad ogni persona. Semplicità e qualità al servizio degli ascoltatori.
Articolo a cura di Andrea Desideri
Scritto da: Andrea Desideri
Scopriamo insieme come funziona la redazione giornalistica di una radio e quali sono le abilità che deve possedere un bravo giornalista radiofonico.
today17 Dicembre 2020
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