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Il giornalista radiofonico: abilità e strumenti del mestiere

today17 Dicembre 2020

Sfondo

La vita in una redazione giornalistica è frenetica. Il lavoro in una redazione giornalistica di una radio, dove la dinamicità è una componente essenziale, lo è ancora di più. Quella del giornalista radiofonico è una figura autorevole, precisa, che ispira fiducia. Il suo scopo, oltre a quello di informare, è soprattutto quello di guidare il pubblico alla comprensione dei fatti, nell’infodemia che contraddistingue i tempi che corrono. Ma come funziona, di preciso, una redazione giornalistica? Quali sono le capacità e le abilità che deve possedere un bravo giornalista radiofonico? Quale il valore aggiunto per una radio che fa informazione? Di seguito, cerchiamo di rispondere a tutto…

Le figure di una redazione giornalistica 

A seconda della struttura e delle possibilità di un’emittente radiofonica, la redazione giornalistica può contenere al suo interno diverse figure. Il giornalista-speaker è colui che legge il giornale radio, commenta le notizie, intervista eventuali ospiti in studio o al telefono e si presenta sempre all’inizio e alla fine del notiziario. Questa figura può coincidere con quella del redattore, il quale reperisce le notizie e le scrive rielaborandole a puntino per il gr. L’inviato, invece, è il giornalista che viene mandato sul posto di un evento in corso per realizzare interviste, servizi e collegamenti.

Gli ingredienti del giornalista perfetto

giornalista radioLa figura del giornalista e quella dello speaker sono distinte nei compiti e nelle funzioni tecniche, ma possono anche coincidere. Per occuparsi di informazione alla radio, però, non basta essere giornalisti, bisogna possedere abilità professionali specifiche per il mezzo. Tra queste una delle più importanti è la sintesi, la capacità di dare una notizia, pur nella sua completezza, scevra da ripetizioni e orpelli che ne rendono la comprensione meno diretta. Un bravo giornalista radiofonico possiede capacità narrativa, un lessico facilmente accessibile, una voce chiara il cui tono varia a seconda degli argomenti trattati.

Altra capacità importante, che si acuisce con il tempo e l’esperienza, è quella di saper gestire gli imprevisti di una diretta. Se occorre, bisogna sapersi dilungare senza cadere in ripetizioni o eccessi di informazioni poco rilevanti, essere pronti a tornare on air quando si verificano problemi tecnici di collegamento, sapersi riprendere con stile in caso di gaffe e intervenire per “tagliare” un ospite prolisso.

Parte fondamentale del lavoro di un giornalista è la verifica dell’attendibilità di una fonte o di una notizia. I tempi radiofonici sono molto stretti, quindi un bravo giornalista è in grado di assicurarsi che un fatto sia vero o meno, per non rischiare di diffondere una notizia falsa, nel più breve tempo possibile.

Cosa fa un giornalista radiofonico?

rassegna stampaL’informazione alla radio inizia molto presto al mattino. La redazione si fa trovare pronta per il primo spazio di informazione in onda, alle prime luci del mattino, ma prima compie alcune fasi preliminari. Il primo passo è la rassegna stampa, la lettura e l’analisi comparata delle notizie del giorno sui vari quotidiani locali o nazionali, a seconda del tipo di informazione promossa dall’emittente. Questa può essere fatta anche in diretta, in uno spazio apposito che serve a fare una panoramica delle news e a dare un assaggio dei temi che si andranno ad approfondire durante la mattinata.

Spesso, soprattutto nelle redazioni delle radio locali, si fa il famoso “giro di cronaca”. Altro non è che un giro di chiamate a forze di polizia, vigili del fuoco, uffici stampa o qualsiasi altra fonte attendibile possa avere da comunicare una notizia dell’ultimo minuto.

Dopodiché c’è la stesura del notiziario. Per il gr di una radio locale la scelta delle notizie è dettata soprattutto dalla conoscenza del territorio. Le questioni che riguardano eventi, istituzioni e politica locale saranno le principali notizie all’ordine del giorno. Nei giornali radio nazionali, invece, le fonti a disposizione aumentano e un modo intelligente per comunicare un’informazione efficace alla radio è quello di fornire una chiave di lettura dei fatti che le persone potrebbero aver sentito o letto da altre fonti, ma che potrebbero non aver compreso a fondo.

Produzioni audio della redazione giornalistica

direttaCiascuna radio sceglie quanto spazio dedicare all’informazione. In media i notiziari durano pochi minuti, nella versione estesa, mentre le edizioni flash sono notizie in pillole che variano dai 60 ai 90 secondi. I palinsesti delle radio possono prevedere giornali radio in diretta o registrati. Naturalmente i primi comportano uno sforzo di concentrazione maggiore, ma portano con loro il famoso brivido della diretta che rende tutto più coinvolgente. I gr registrati, dal canto loro, danno al giornalista la possibilità di correggere eventuali errori nel parlato o di aggiungere dettagli fino a pochi secondi prima della messa in onda. Per saperne di più, consulta il nostro articolo sui GR cliccando qui.

Tra i prodotti che confeziona la redazione giornalistica ci sono anche rubriche, interviste ed approfondimenti, frutto di un attento lavoro di editing che mette in risalto la validità dei contenuti.

Chiudiamo con un consiglio per chi si appresta a redigere un notiziario, consiglio apparentemente superfluo ma che spesso fa la differenza: una volta redatte, è bene rileggere la notizie, il pezzo o il notiziario ad alta voce. In questo modo sarà più facile accorgersi di eventuali errori, ripetizioni o forme da rivedere per affinare la capacità di sintesi. Il testo sarà dunque più scorrevole e fluente per chi lo ascolta.

Articolo a Cura di Elisabetta De Falco per Consulenza Radiofonica – La Professionalità On Air!

Scritto da: Elisabetta De Falco

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P. IVA 13503901004

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