La consulenza per le radio non è un tabù. O, per lo meno, non è un argomento così di nicchia. Perché sì, un consulente radio è sempre un valore aggiunto per la propria azienda radiofonica. Uno ‘sguardo esterno’ in grado di valutare – con particolare razionalità – le potenzialità e i talloni d’Achille di una determinata realtà. Insomma, il consulente per le radio è un professionista e, come tale, gli vanno riconosciute delle credibilità. Anche perché, oggi, non basta più creare una radio dal nulla e ‘fare radio’, ma bisogna avere sempre più maggiore consapevolezza delle proprie possibilità e degli strumenti moderni. E qui, appunto, entra in gioco la consulenza per le radio.
Consulenza per le radio, 5 motivi per farne uso
Vale la pena sottolinearlo: la consulenza per le radio è una freccia in più al proprio arco. Il famoso stereotipo ‘Una persona esterna mina il progetto’ non può stare più in piedi. In mondo sempre più iperdigitalizzato e saturo di competitor, la figura del consulente radio risalta come occhio esterno nevralgico per valutare l’assetto completo dell’emittente. Il ragionamento è chiaro e semplice: il consulente per le radio vede ciò che uno station manager potrebbe non vedere (e magari ciò che i miei competitor hanno notato).
A sbriciolarsi sui propri preconcetti, inoltre, è l’adagio secondo cui chi fa consulenza per le radio stravolge la natura e/o la linea editoriale della radio su cui va a operare. Concetto puerile, in quanto il consulente per le radio deve essere un consigliere dello station manager, e non si sostituisce mai ad esso. Quindi, partendo da queste basi, eccovi 5 motivi per fare uso di una consulenza per le radio:
- Può essere un ottimo ascoltatore. In prima istanza, il consulente radio valuterà la vostra realtà come fosse un vostro ascoltatore medio. Un valore aggiunto che vi aiuterà a capire con oggettività lo status della vostra emittente a 360 gradi;
- È comunque un gioco di squadra. Come dicevamo poc’anzi, il consulente per le radio non sceglie al posto dello station manager, ma appunto consiglia. L’ultima decisione spetterà sempre al numero uno dell’azienda:
- Avvalersi di una consulenza per le radio significa avere un paio di orecchie in più, che in linea generale non fa mai male;
- Il consulente per le radio è aggiornato sugli strumenti paralleli da utilizzare nella vostra emittente. Attualmente la radio non è più solo ‘stare al microfono’, ma ci sono una serie di ‘apparecchi’ che vanno tenuti in considerazione. Come i social network, ad esempio;
- Di conseguenza, quindi, il consulente radio è una figura sempre aggiornata, che deve stare al passo coi tempi e ridiscute sempre le proprie idee in base alle esigenze contemporanee.
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Articolo a cura di Angelo Andrea Vegliante
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