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Scherzi radiofonici, il potere di una sana risata

today25 Marzo 2019

Sfondo

Alzi la mano chi non ha mai, almeno una volta nella vita, citofonato a casa di sconosciuti per poi scappare senza dire “chi è”, utilizzato una cabina telefonica per fare uno scherzo all’amico permaloso, o goduto nel vendicarsi di quella compagnia telefonica petulante prendendosi gioco del primo operatore telefonico disponibile. Fare scherzi è un passatempo goliardico senza età. Che sia stato da bambini per spirito di squadra o da adulti per farsi una sana risata, è sempre qualcosa che si fa o alla quale si assiste volentieri. La cosa non cambia se lo scherzo passa attraverso la radio, anzi. Dall’inizio della storia della radiofonia sono tantissimi gli scherzi che hanno destato interesse. Da quelli più leggeri a quelli finiti addirittura in tragedia, è certo che il filone degli scherzi radiofonici meriti di essere preso in considerazione.

 

Perché gli scherzi hanno tanto successo?

Lo scherzo è una forma di intrattenimento che non tramonta mai. Tiene incollati gli ascoltatori stabilendo una forte complicità e riportando alla mente quel passatempo infantile a cui tutti, prima o poi, hanno preso parte. Ma soprattutto fa emergere quel lato semplicemente umano a cui il pubblico assiste inizialmente con un po’ di malignità, ma con il quale poi tende ad identificarsi ed empatizzare. C’è poi la curiosità di rimanere in ascolto per scoprire la reazione della vittima. C’è chi riesce a mantenere la calma, chi perde le staffe, chi rimane disorientato o indeciso se si tratti effettivamente di una beffa.

Scherzi radiofonici come strategia per gli ascolti:

Gli scherzi radiofonici sono un’ottima strategia acchiappa-ascolti. Spesso a catturare l’attenzione del pubblico è l’entità della vittima. Se a subire lo scherzo è un personaggio conosciuto si resta all’ascolto per scoprire che figura farà davanti a tutti. Quando invece a cascare nel tranello è una persona comune, si prendono le parti del malcapitato di turno o si fa il tifo per lo spietato artefice della messinscena.

Il motivo di questo successo è da ricercare nella conduzione leggera dello speaker, nel “personaggio” che interpreta e nelle esigenze degli ascoltatori che spesso si affidano alla radio per smorzare il proprio contegno e la pesantezza della vita quotidiana. Questa è anche la ragione per cui alla conduzione dei programmi radiofonici troviamo sempre più spesso dei comici. La radio si adatta ancora una volta allo spirito del tempo e va incontro ad una tendenza supportata non solo dalle indagini di mercato ma soprattutto dagli ascoltatori.

Gli autori di scherzi più amati del pubblico:

Svariate emittenti radiofoniche hanno sfruttato il filone degli scherzi per condire il palinsesto con ironia e umorismo, tra tutte Radio Deejay, 105, RDS, Radio Globo. Tra i maestri degli scherzi più divertenti ricordiamo Gianluca Manzieri, Fiorello, Pippo Pescherzi a caricolo, Giuseppe Cruciani.

Tra gli altri, meritano una menzione particolare quelli di “Chiamata a carico” su Radio Globo, con Massimo Vari, Francesco De Carlo e Gabry Venus, che sconvolgono l’etere romano progettando, insieme a parenti o amici complici, le più assurde menzogne da raccontare alla vittima di turno. Si va da multe salatissime a tradimenti mai confessati, il tutto condito dalla provocatoria insistenza dei conduttori che mira, spesso con grande efficacia, a far spazientire l’interlocutore.

 

Quando lo scherzo non finisce bene:

angry scherziNon sempre però gli scherzi si concludono con una risata o una sana “arrabbiatura”. A volte, seppur involontariamente, si può andare incontro a risvolti semi-inaspettati che possono stravolgere quello che all’inizio poteva sembrare una banale presa in giro. È questo il caso di uno scherzo organizzato dai conduttori di una radio australiana che nel 2012 hanno chiamato, spacciandosi per Carlo d’Inghilterra e la Regina Elisabetta, l’infermiera dell’ospedale di Londra nel quale era ricoverata Kate Middleton durante la gravidanza. L’ignara infermiera ha passato la chiamata alla sua superiore, la quale ha inavvertitamente rivelato dei dettagli sullo stato di salute della Principessa, scatenando l’ira dei Windsor. Pochi giorni dopo la vittima dello scherzo è stata trovata morta suicida.

Questo tragico finale ci porta a riflettere su una questione importante. Bisognerebbe domandarsi se sia corretto continuare a fare scherzi telefonici a personaggi pubblici e a gente comune senza prima stabilire una linea di confine. Si dovrebbe cioè riflettere sulla possibilità di fissare un limite oltre il quale un programma radiofonico non si possa spingere.

 

Articolo a Cura di Elisabetta De Falco per Consulenza Radiofonica – La Professionalità On Air!

Scritto da: Elisabetta De Falco

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