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Rai esce dalla ricerca RadioTER: nuove prospettive?

today9 Agosto 2023

Sfondo

La Rai ha ufficialmente comunicato la sua decisione di ritirarsi dalla società di rilevazione radio TER

A partire dal primo gennaio 2024, la RAI intraprenderà un passo significativo nel panorama radiofonico nazionale uscendo dalla partecipazione alla ricerca sugli ascolti condotta da TER – Tavolo Editori Radio. L’annuncio è stato reso pubblico da Flavio Mucciante, Vicedirettore vicario di Radio Rai, e ha scosso l’industria radiofonica italiana, aprendo la strada a possibili nuovi modelli di rilevazione degli ascolti.

“Con la sua storia, quasi centenaria, il suo marchio e il suo prestigio – ha dichiarato Mucciante – Radio Rai deve essere garanzia di affidabilità e trasparenza. Non possiamo continuare a garantire con la nostra presenza al tavolo la qualità di un’indagine che presenta troppe criticità”.

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L’obiettivo, secondo quanto dichiarato da Radio Rai, è quello di sviluppare un modello più inclusivo che coinvolga tutti i protagonisti del settore radio, in modo che la ricerca sugli ascolti possa essere commissionata e gestita da tutte le parti interessate.

Questa mossa, sebbene possa rappresentare un cambiamento significativo per TER, potrebbe anche aprire la strada a un nuovo modo di valutare e comprendere le preferenze dell’ascolto radiofonico in Italia. Molti esperti dell’industria vedono questo passo come una potenziale evoluzione verso una metodologia più inclusiva ed equa nella raccolta dei dati sugli ascolti.

Rai fuori da TER: cosa comporta?

Un interrogativo che sorge spontaneo riguarda l’impatto finanziario che questa uscita avrà su TER. Senza dubbio, la partecipazione della Rai avrà avuto un peso significativo nei finanziamenti e nei processi decisionali dell’organizzazione. La perdita economica potrebbe costringere TER a riconsiderare la sua struttura finanziaria e operativa per adattarsi a questa nuova situazione.

Inoltre, sorge la domanda su come la Rai registrerà ora i propri ascolti radiofonici senza affidarsi alle metodologie di TER. La Rai dovrà probabilmente sviluppare internamente nuovi strumenti e processi per monitorare e analizzare l’ascolto delle sue stazioni radio. Questa sfida potrebbe spingere l’azienda a esplorare nuove tecnologie e soluzioni per misurare in modo accurato l’audience delle sue trasmissioni.

“L’obiettivo di Radio Rai – ha ribadito Mucciante – è quello di adottare il modello  “Joint Industry Committees”, che comprenda tutti i diversi protagonisti del settore: editoriali, tecnologici, pubblicitari. In sintesi, un modello che preveda che la ricerca venga commissionata da tutte le parti interessate: editori, concessionarie e agenzie di pubblicità, inserzionisti con propri rappresentanti nel comitato tecnico”.

In conclusione, l’uscita della Rai dalla ricerca sugli ascolti del Tavolo Editori Radio segna un punto di svolta nell’industria radiofonica italiana. Questa decisione non solo potrebbe portare a una ridefinizione delle pratiche di rilevazione degli ascolti, ma anche a un maggiore coinvolgimento di tutti gli attori del settore nella definizione dei modelli di valutazione dell’audience. L’evolversi di questa situazione merita certamente di essere monitorato da vicino per comprendere appieno le conseguenze e le opportunità che ne derivano.

 

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Scritto da: Benedetta Gambale

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