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Il brand radiofonico: la promozione di prodotti in base alla mission

today16 Aprile 2021

Sfondo

La pubblicità in radio è fondamentale. In che maniera gestirla e come cambia l’approccio alla promozione on-air nell’epoca dei nuovi media.

 

La radio è un’azienda e, come tale, vive di pubblicità: sponsor e partnership aiutano a veicolare e produrre il palinsesto radiofonico e più concretamente a tenere in piedi tutti quei meccanismi produttivi correlati al mezzo nella sua interezza: anche le emittenti hanno a che fare con gli utili e il profitto delle radio è dato dalle pubblicità e le sponsorizzazioni. Si prendono accordi con vari brand e rappresentanti che vogliono avere una particolare cassa di risonanza e, quindi, si rivolgono alle emittenti come riferimento.

Ciascuno ha le proprie che variano a seconda di esigenze e pubblico di riferimento. Dipende dal target a cui si vuole ambire: una stazione radio ascoltata prettamente da giovani avrà riferimenti esclusivamente rivolti a quelle determinate fasce di età. Lo stesso vale per altri canoni. I prodotti veicolati vanno di pari passo con il bacino d’utenza di riferimento: più ascoltatori avrà una stazione radiofonica e più partnership ci saranno. Accordi di vario genere per comparire in una o più fasce d’ascolto.

Il ruolo della pubblicità nelle produzioni per le radio

Inoltre le emittenti radiofoniche, sia quelle più radicate al territorio regionale che quelle squisitamente legate all’etere nazionale (quindi più mainstream), stanno cercando di confluire in diverse realtà crossmediali per espandere il bacino d’utenza: la ricerca di nuovi pubblici di riferimento impone anche diverse scelte qualitative. Non è un caso, infatti, che sempre più realtà radiofoniche facciano capo al cinema o in televisione per dare più visibilità al proprio prodotto: diversi film, nel passato recente, sono stati girati dentro studi radiofonici per dare valore ad alcune scene e valorizzare un contesto poco conosciuto.

Ad esempio, nella serie tv “Suburra”, in onda su Netflix, hanno girato alcuni spezzoni della fiction presso alcune delle più conosciute stazioni radiofoniche romane. Lo stesso è avvenuto nella più recente “Speravo de morì prima”, serie dedicata al campione, ex Capitano giallorosso, Francesco Totti. Il product placement applicato alle radio. Le aziende cambiano policy e anche le radio si adeguano: la pubblicità di un’emittente passa da diversi canali che confluiscono in un mosaico di certezze per andare a comporre il sostentamento mensile e annuale di ciascuna realtà a qualsiasi livello ormai le forme di pubblicità sono molteplici e non si limitano soltanto ad una singola concezione mediale ma approfondiscono più ambienti in maniera fluida, diretta e calibrata. Tutto programmato secondo strategie ben precise.

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Articolo a cura di Andrea Desideri

Scritto da: Andrea Desideri

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