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Festival di Sanremo, la tv diventa preda della radio

today12 Febbraio 2020

Sfondo

C’è un vecchio adagio che possiamo tranquillamente accostare al Festival di Sanremo 2020. E recita così: chi fa radio, può fare televisione; chi fa tv, non può fare radio. Un detto un po’ desueto, forse generalista, ma pur sempre con un fondo di verità, seppur parziale. E la 70esima edizione della kermesse andata in scena sul palco dell’Ariston l’ha certificato. È stato il Festival della Radio. O meglio, dei personaggi radiofonici. Che hanno saputo trasformare, a modo loro, un appuntamento televisivo in un evento para-radiofonico, con ruoli ben definiti, strutturati, ma soprattutto conviviali, eterogenei, spontanei e da bar. Degni, appunto, di una radio.

Al Festival di Sanremo c’era tanta radio

Non a caso dal Festival di Sanremo 2020 si è levato un improvviso saluto a Claudio Cecchetto. Il padre di molti dei personaggi italiani più noti degli ultimi trent’anni, di fatto, ha timbrato il proprio marchio su questa edizione del Festival, senza assolutamente alzare un dito. Ricordandoci, semplicemente, che un personaggio a tutto tondo lo puoi trovare principalmente nel contesto radiofonico. E di questo ne abbiamo avuto ampia riprova con Amadeus e Fiorello, in grado di gestire la baracca con tempi, modi e sintonie da veterani della scena. Come due amici che chiacchierano amabilmente il sabato sera. Come accade in radio, appunto.

Amadeus-Fiorello, coppia (radiotelevisiva) promossa

Partiamo, proprio, da questi due tizi qua, capaci di gestire le polemiche più disparate senza enfatizzare troppo l’argomento. Insomma, l’asse Amadeus-Fiorello è sembrata granitica e mai banale. Basti pensare al caso Morgan-Bugo, con Amadeus inizialmente incerto sul da farsi, per poi trovarsi Fiorello come spalla-aiuto alla ricerca della soluzione nel dietro le quinte, e permettere al direttore artistico di reggere il timone della serata. Un timone che, appunto, è stato retto con una nonchalance disarmante, da esperti puri della comunicazione improvvisata, senza troppe sbavature. O, meglio, da veterani della radio, quando sai che tutto si regge unicamente sulla tua voce e devi essere in grado di giostrare molti impulsi contemporaneamente e in poco tempo. Un’occasione, la Morgan-Bugo telenovela, che ha mostrato l’importanza di saper tenere testa a momenti ad alta tensione, in presa diretta e in mondovisione, come non si vedeva da tempo. Infatti, poi, tutto è finito con un sorriso, in pochi minuti, con una complicità fraterna non così scontata. Quasi fosse uno scherzo tra amici.

Il Festival di Sanremo, la tv diventa preda della radio consulenza radiofonica amadeus fiorello

Diletta Leotta, c’è ancora molta strada da fare

Discorso un po’ diverso, invece, per Diletta Leotta. In questo caso, la nota presentatrice ha più un passato televisivo che radiofonico. Lei, i panni di speaker, li veste da circa 4 anni, su Radio 105. Nonostante ciò, però, l’inflessione da speaker radiofonica si nota molto, con un controllo della scena abbastanza importante. Anche se, ovviamente, nel suo caso, c’è il vizio dell’esperienza televisiva. Che, oggettivamente, stona con il brano rap siculo sulle ombre di Eminem. Questo in radio, molto probabilmente, avrebbe fatto la fortuna della satira. Ma qui, purtroppo o per fortuna, dipende dalla capacità decisionale degli autori.

Nicola Savino, ormai un veterano

Non dimentichiamoci, infine, dell’Altro Festival, che ha visto premiare nella conduzione Nicola Savino, uno che in tv la gavetta già l’ha fatta, e parecchio. Su di lui, ormai, poche ombre e tante luci. A riprova del fatto che la radio è un’ottimo universo dove poter forgiare tutte le qualità migliore di un presentatore. Le prestazione del Festival di Sanremo 2020 ne sono un prova certa: la radio preparare a contesti sempre diversi tra loro, ti rende versatile, spigliato e determinato. Una panacea per l’ansia da palcoscenico (e per tutto ciò che può accade sul palcoscenico).

Consulenza Radiofonica, la professionalità On Air

Articolo a cura di Angelo Andrea Vegliante

Scritto da: Angelo Andrea Vegliante

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