Finora abbiamo passato molto tempo chiusi in casa a causa dell’emergenza coronavirus. Probabilmente più tempo di quanto immaginato.
D’altronde nemmeno Paolo Fox avrebbe potuto prevedere un 2020 così inizialmente funesto. Ma oltre alle persone, a soffrire la privazione della normalità sono state diverse aziende. Comprese quelle radiofoniche. Per il comparto è dura digerire quanto accaduto. Anche se non tutto è perduto, anzi, l’ascolto si è trasferito soltanto dall’automobile al divano.
Radio soft
Potremmo rinominarla così la radio della nostra immaginazione, una radio che si ascolta senza un voltante tra le mani, imprecazioni al semaforo; senza acceleratore. È una radio soft per questo, perché si ascolta sul divano. Grazie alla tecnologia il lockdown radiofonico ha sofferto meno di quanto poteva soffrire. Quindi computer, smartphone, smart speaker hanno permesso alla radio di farsi ascoltare ugualmente. Allora se a calare è stato il classico ascolto in auto, a prendere le redini della ragione ci ha pensato quello casalingo. Una situazione ribaltata da un fattore raro della nostra esistenza.
Scende l’ascolto in auto, sale in quarantena
A confermare quanto detto ci pensano i numeri: gli ascolti radiofonici durante l’emergenza coronavirus sono calati del 17%. Ma più dell’80% di chi ascoltava la radio ha continuato a farlo anche durante la quarantena.
Buone notizie per i tempi di fruizione che nella maggior parte dei casi non sono cambiati. Il drive-time, comunemente noto come il momento di maggiore ascolto, si è trasformato in divano-time: mentre è diminuita la percentuale di chi ascolta la radio durante i tragitti in macchina, è aumentata quella di chi ascolta la radio in casa.
Come detto, tanti sono i device scelti: a quelli citati si aggiunge la TV sottoforma di radiovisione. Qualcuno ha rispolverato anche i vecchi apparecchi conservati nello sgabuzzino che, seppur obsoleti, sono stati riutilizzati nel momento di massima emergenza. In questo periodo è aumentato pure il tempo speso su siti e app, a testimonianza del fatto che l’utilizzo smart del mezzo è sempre più significativo. E non ci voleva certo la quarantena per dirlo. Non è cambiato invece il senso dell’ascolto, con la radio che ha continuato a essere il sottofondo perfetto durante lo smart working, lo studio, e l’allenamento atipico svolto tra le mura domestiche.
Un consulente per le radio sui tuoi ascolti
La capacità di reinventarsi in momenti di estrema emergenza pone la radio ancora una volta al primo posto tra i trasmettitori della comunicazione. Per questo motivo puntiamo forte sul mezzo anche per il futuro. Quindi se anche la tua emittente vuole dimostrare di essere la migliore, rivolgiti a Consulenza Radiofonica. Nella sezione Contatti trovi tutte le informazioni. Scopri inoltre i Servizi dello staff di Consulenza Radiofonica e per restare aggiornato sui temi legati al mondo radiofonico resta sintonizzato sui contenuti del nostro blog.