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Come aprire una radio FM locale e quanto costa una frequenza?

today23 Giugno 2020

Sfondo

 

Cosa significa aprire una radio FM e quali sono i primi passaggi da seguire? In Italia i limiti principali per la nascita di un’emittente radiofonica sono i costi e la burocrazia, ma possiamo dare un quadro generico su come muoversi tra i vari step da seguire. Per cui, abbiamo realizzato una piccola guida su cosa è necessario sapere prima di affrontare questo tortuoso cammino.

Dove iniziare per aprire una radio FM locale?

Aprire un’emittente radiofonica locale richiede molta pazienza e un budget importante, principalmente a causa della burocrazia che richiede diverse licenze e svariati passaggi da seguire. In questo approfondimento daremo un quadro generale della situazione.

Innanzitutto, dobbiamo capire se ci sono frequenze libere alle quali appoggiarsi, e se soprattutto sono stabili e non si appoggiano alle altre. Dopo di che, bisogna valutare il costo di una frequenza, perché in genere è molto alto. Al momento frequenze totalmente libere non ce ne sono, ma è possibile richiederle a chi ne ha già una, sempre se sia intenzionato a venderla.

In linea di massima, l’acquisto di una frequenza può variare a seconda della dimensione della città alla quale si riferisce: generalmente, ci troviamo tra i 20mila e i 300mila euro per una sola frequenza. Può accadere dunque ad esempio che per una frequenza di un paesino di 5mila abitanti, venga richiesto il pagamento di 25mila euro per una frequenza. Per le grandi metropoli italiane invece, si può arrivare anche a 250mila euro.

A ogni radio poi, visto che siamo di fronte a un’azienda vera e propria, va associata una Partita Iva da aprire all’Agenzia delle Entrate e poi iscriversi al Registro delle Imprese alla Camera di Commercio della propria provincia, dichiarando il codice “Concessionario pubblicitarie e Agenzie di Comunicazione“.

Poi, ovviamente, servono le licenze. Come abbiamo spiegato con il case history di Radio Fresh, in Italia esistono due tipologie di licenze: commerciale comunitaria. La prima riguarda aziende vere e proprie, mentre le seconda si riferiscono alle vecchie radio libere, che sono per lo più amatoriali. La prima richiede una società di capitali (Srl – Spa), mentre per la seconda è necessario costituire un’associazione. Successivamente, serve anche una licenza per la musica: in questo caso, bisogna parlare con la società dei diritti d’autore, cioè la SIAE. Oltre a ciò, è necessario mandare una richiesta al Consorzio Fonografici.

Leggi anche: Come aprire una web radio?

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Scritto da: Angelo Andrea Vegliante

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