Scrivere per la radio significa scrivere per l’orecchio. Non esistono regole fisse ma, di sicuro, ci sono diversi aspetti di cui non si può fare a meno…
Creare una storia radiofonica è qualcosa di più che premere “rec” su un registratore audio o inviare una nota vocale whatsapp. Scrivere per la radio è anche diverso dallo scrivere per la stampa per diversi motivi. Innanzitutto, si ha a disposizione meno spazio e tempo per presentare e argomentare le notizie. Pertanto, è necessario dare la priorità e riassumere le informazioni con attenzione. In secondo luogo, i radioascoltatori non possono rileggere frasi che non hanno capito la prima volta; devono comprendere le informazioni in una storia trasmessa mentre le ascoltano. Di conseguenza, è fondamentale mantenere una scrittura quanto più semplice e chiara possibile. E terzo, bisogna ricordare che si sta scrivendo per “l’orecchio” e non per “l’occhio”.
Inoltre, per una notizia radiofonica, si deve essere in grado di dipingere immagini con il solo utilizzo delle parole in modo tale che le persone possano “vedere” le scene raccontate attraverso le descrizioni verbali. Nel panorama dei media di oggi, molte storie vengono condivise in formati video, audio e testo. È importante considerare i vari modi in cui il pubblico prenderà le informazioni che si stanno condividendo.
Come con qualsiasi tipo di scrittura di notizie, bisogna cercare di identificare le caratteristiche del proprio pubblico in modo da sapere quale tipo di informazioni desidera ricevere.
Leggi di più: Quali contenuti proporre in radio?
Non regole, ma consigli pratici
I giornalisti radiofonici hanno una varietà di compiti e responsabilità, tra cui ricercare e sviluppare idee per storie, condurre interviste, scrivere e modificare sceneggiature e produrre e trasmettere contenuti.
Di sicuro, l’impostazione e l’esposizione del contenuto è fondamentale. Ecco alcuni consigli utili da osservare:
- Brevità. Una buona storia può durare 90 secondi o due minuti, ma non di più, per evitare un calo di attenzione e di ascolto del radioascoltatore. Bisogna condensare molte informazioni nei punti più importanti.
- Rilevanza delle informazioni. La struttura di un discorso ben costruito può essere paragonato, con una metafora, alle fasi di un viaggio aereo. Nella prima fase c’è il decollo, nel quale bisogna catturare l’attenzione e, per fare in modo che questa sia sempre abbastanza alta, è necessario ordinare le informazioni in base alla loro importanza, urgenza e interesse.
- Frasi concise e con stuttura semplice. Le frasi lunghe rendono difficile la comprensione per il radioascoltatore. Bisogna preferire frasi brevi e dirette e intervallarle con respiri e fiati, fondamentali per dare un senso di naturella.
- Uso del presente. Il tempo presente esprime il senso di immediatezza. Usa il passato quando qualcosa è successo molto tempo fa.
- Scrivere con immagini visive . Come detto, bisogna fare in modo che i proprio radioascoltatori “vedano” quello che si sta dicendo.
Affidati ad un consulente radio per analizzare i tuoi dati di ascolto
Migliora le performance della tua emittente con il nostro servizio di analisi d’ascolto e scopri con noi come impostare al meglio i tuoi format radio. Contattaci per saperne di più.