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Il Rap nelle radio italiane, dalla nicchia alla massa

today26 Aprile 2019

Sfondo

Fino a qualche anno fa, in Italia, il rap e l’hip hop erano considerati generi musicali di nicchia, per quei pochi che andavano in giro con i pantaloni larghi e la bandana alla Tupac. Nel tempo però la percezione nelle persone è cambiata. Prima il rap era legato maggiormente alla scena underground, dischi del genere non venivano passati alla radio perché considerati poco cantabili, poco pop, poco radiofonici. Tuttavia, grazie anche all’influenza del rap americano, alcuni artisti italiani hanno saputo imporsi entrando di fatto nelle classifiche dei dischi più ascoltati e più passati dalle radio. Il fenomeno della trap ha poi moltiplicato la presenza dei rapper nelle programmazioni musicali delle emittenti radiofoniche. Ma come si è arrivati a ciò?

Radio americane, sempre un passo avanti 

In America le radio hanno cominciato ad interessarsi all’hip hop già verso la metà degli anni Ottanta, quando cominciarono a diffondersi le prime produzioni discografiche del genere. Questo perché dove l’hip hop è nato e cresciuto, le persone lo hanno percepito dapprima come fenomeno sociale e culturale, e dopo come genere musicale al cui interno convivono diverse espressioni. Il rap ha avuto quindi un suo sviluppo naturale, rappresentando un modo di suonare e di cantare in rima che rifletteva i pensieri e i comportamenti di una bella fetta d’America, soprattutto degli afroamericani.

rap American radioLe radio americane hanno sempre ricoperto un ruolo importante nella musica rap e nella cultura hip hop. Numerose emittenti da decenni trasmettono questa musica coinvolgendo direttamente i principali protagonisti della scena. Rapper, dj e beatboxer vengono spesso invitati a partecipare alle trasmissioni per fare interviste o esibirsi live. A volte sono addirittura gli stessi rapper a condurre i programmi. 

In questo clima così aperto e prolifico, le radio sono diventate anche un importantissimo veicolo di promozione per gli artisti che vengono dal basso. Spesso i rapper che autoproducono un album cominciano a farsi conoscere grazie alle radio hip hop locali. Situazione molto diversa e distante da quella in Italia.

L’evoluzione del rap-porto con le radio italiane

rap wadNegli ultimi anni le radio italiane hanno iniziato a dare sempre più spazio al rap, seguendo la scia del successo di artisti come Fabri Fibra, J-Ax, Emis Killa, Fedez, Marracash, fino ai più recenti Ghali, Sfera Ebbasta, Coez. Tuttavia di spazi radiofonici interamente dedicati al genere ce ne sono ancora pochi. Il più longevo è One Two One Two, nato su Radio DeeJay nel 1994 come primo programma radiofonico dedicato alla musica hip hop. I primi due conduttori, Albertino e J-Ax, hanno poi lasciato il posto a numerosi personaggi della scena italiana, tanto che la trasmissione ha acquisito nel tempo sempre più notorietà da parte del mondo del Rap. Il programma ha attraversato un periodo di stop per poi tornare in produzione a partire dal 2012. Da poche settimane One Two One Two va in onda su m2o con la conduzione di Michele Wad Caporosso.

rap radio traTRX è invece la prima giovane radio interamente dedicata al rap, quello di ieri e di oggi. Si tratta di una app-radio nata da un’idea di Paola Zukar con Clementino, Fabri Fibra, Guè Pequeno, Marracash, Salmo ed Ensi in veste di direttori artistici. Le canzoni trasmesse sono scelte e compilate dal team per offrire un panorama più ampio e completo possibile sul rap mondiale.

Tornando però alle radio in fm, negli ultimi anni alcune emittenti nazionali si sono fatte avanti ed hanno iniziato a considerare maggiormente l’hip hop. Oltre alla già citata m2o, anche Radio 105 (con 105 Rap Italia) Radio Italia (Radio Italia Rap) e Radio Kiss Kiss (Kiss Kiss Hip Hop) dedicano spazi molto più ampi alla musica rap attraverso le loro web radio tematiche. 

Questione di convenienza

C’è da dire però che questo improvviso interesse da parte delle radio è da ricondurre soprattutto a ragioni di business. Finché la trap incontrerà il gusto dei più giovani, allora ci sarà la possibilità di accendere la radio ed ascoltare sempre più rapper posseduti dall’autotune. Per chi invece ama l’hip hop come movimento culturale, sociale ed artistico, e desidera fruirne attraverso il mezzo radiofonico, la scelta più sensata sembra essere quella di affidarsi alle numerose web radio che trasmettono hip hop h24, dai grandi classici alle novità più interessanti.

 

Articolo a Cura di Elisabetta De Falco per Consulenza Radiofonica – La Professionalità On Air!

Scritto da: Elisabetta De Falco

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