Sono passati circa due anni da quando sul web è comparsa Radio Isav. Tra i clienti di Consulenza Radiofonica, Lorenzo D’Andrea è uno di quelli con il quale abbiamo lavorato sin dall’inizio per sviluppare pezzo dopo pezzo un servizio che è molto più di semplice intrattenimento. Radio Isav porta avanti un progetto interamente rivolto ai malati di SLA e a tutto quello che ruota intorno a loro. ISAV sta per “Io Sono Ancora Vivo”, a sottolineare l’impegno e la necessità di prendersi cura di persone che combattono una battaglia durissima ma che appunto sono vive, e in questo caso diventano protagoniste, perché i servizi offerti dalla radio sono plasmati proprio in base alle loro esigenze. Di come si costruisce una radio che mira a migliorare la qualità della vita dei suoi ascoltatori e di tutti gli aspetti legati alla gestione di una web radio, ce ne parla proprio Lorenzo, editore di Radio Isav.
Rinfrescaci la memoria, cos’è Radio Isav e con quale obiettivo nasce?
Radio Isav si pone l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale dei pazienti SLA allettati. All’inizio era un servizio, poi è diventata una radio web. Attraverso la società benefit, con gli utili di fine anno, manteniamo gli studi dei figli dei pazienti in vita o defunti. Quest’anno abbiamo già 24 ragazzi da mantenere, giovani che hanno perso un genitore a causa di questa malattia o che hanno un genitore allettato. Con Radio Isav abbiamo messo il paziente al centro. Il mezzo radiofonico è molto diretto e, per ovviare alla disinformazione che esiste intorno a questa patologia, abbiamo creato dei contenuti a tema. Siamo a Pescara, in Abruzzo, durante la settimana siamo in onda con programmi divertenti ma anche informativi, perché abbiamo trovato il giusto equilibro tra informazione e intrattenimento. Il sabato, invece, c’è Mondo SLA, un programma dedicato alla malattia e tutto quello che comporta, con ospiti i maggiori neurologi e ricercatori italiani. Questo ci consente di dare informazioni certe a tutti i pazienti italiani.
Com’è lavorare per far crescere una radio rivolta ai malati di SLA, che devono fare i conti anche con la noia e con la solitudine?
Sicuramente è molto complesso. Abbiamo dovuto pensare alla scelta della musica, al messaggio che volevamo far passare con i jingle e con i promo, fino ad arrivare ai programmi. Come associazione che aiuta i malati di SLA abbiamo sempre mantenuto un approccio positivo rispetto a quella che è la malattia, senza far pesare la malattia al paziente e al famigliare ma al contrario alleggerendoli. Radio Isav è impostata proprio su questo, cioè sulla positività, sul divertimento, sul fatto di esserci oggi e stare bene.
Quindi come avete deciso di strutturare il palinsesto di Radio Isav?
I programmi inseriti nel palinsesto vanno dal lunedì alla domenica, c’è musica h24 e si parte tutte le mattine alle 8 con l’informazione su Pescara e sull’Abruzzo. Offriamo il servizio meteo, viabilità, curiosità della giornata ma anche la lettura delle prime pagine di testate locali e nazionali. Poi c’è il programma di punta: Pescara-Miami Coast to Coast. Va in onda dalle 9 alle 12 e fornisce informazioni su tutte le iniziative positive che interessano la regione, poi si affronta un tema del giorno che sviluppiamo insieme ai nostri ospiti. Non mancano interviste e rubriche su vari temi, dall’alimentazione, al calcio, passando ovviamente per il sociale. Il sabato c’è il meglio della settimana di questo programma e poi, come dicevo prima, Mondo SLA ascoltato in tutta Italia.
Su quali aspetti avete lavorato di più in questi anni per sviluppare la radio?
La radio è un mezzo in continua evoluzione, non smetti mai di migliorarti e fare cose nuove. Negli anni abbiamo gestito l’archivio musicale, inserito i jingle appropriati senza copiare quello che fanno le altre radio e allo stesso tempo mantenendo la creatività. Gestire il palinsesto è veramente difficile ma grazie a Consulenza Radiofonica ci siamo riusciti. Ci stiamo ancora lavorando e non si smette mai di imparare. E il risultato di questo lavoro è l’ascolto. Negli ultimi 6 mesi gli ascolti sono cresciuti del 30%, oggi riusciamo ad avere un ascolto notevole sul territorio nonostante siamo una web radio, con le nostre app e con i vari device tipo Alexa e Google Home.
Che riscontro avete da parte dei malati di SLA che ascoltano la radio?
Arrivano messaggi da parte dei malati, caregiver e tutte le persone che ruotano intorno alla SLA, soprattutto il sabato ma anche durante la settimana. La nostra conquista è stata soprattutto prenderci una fetta di mercato in Abruzzo. In Italia non ci sono mezzi di comunicazione che parlano di SLA, è semplice essere i primi perché siamo gli unici. Ma in realtà non è affatto semplice gestire questo lavoro, perché per fare i programmi ti devi interfacciare con esperti professori di Torino, Milano, Roma, e le interviste vanno concordate, studiate ecc. Insomma c’è tutto un lavoro dietro davvero notevole e avere ascoltatori in Abruzzo, dove ci sono competitor molto grandi, è un motivo di orgoglio. Il dato che più ci soddisfa sono i 46 minuti di ascolto in media tutti i giorni, quindi non si fa riferimento al quarto d’ora come nel caso delle FM. Abbiamo un ascolto molto più prolungato.
Quali sono invece gli aspetti che vorresti migliorare?
Ogni giorno ne vengono fuori tanti. Mi piace risolvere i problemi velocemente e in Consulenza Radiofonica ho trovato proprio questo. È una caratteristica e un pregio che mi piace molto, anche perché oltre a gestire la radio mi occupo dell’associazione e ho 60 pazienti in tutto l’Abruzzo, quindi oltre all’attività della radio c’è un lavoro enorme da gestire. Ultimamente stiamo realizzando un jingle cantato, stiamo lavorando alla base e alla voce che deve essere unica per la tua radio, ed è davvero difficile realizzarlo se non ti affidi a persone competenti.
L’esperienza di Radio Isav conferma che la radio è uno strumento fondamentale anche per la promozione dell’inclusione dei malati di SLA e delle tematiche sociali?
Lo confermo, ma non perché io debba essere un pioniere in questo settore. Nel 2020 abbiamo partecipato come onlus al contest Innovazioni organizzato da Confindustria Chieti Pescara, introducendo il nostro concetto di radio. Abbiamo vinto sia il primo premio, sia il premio speciale città di Pescara, che sono premi ambitissimi. Inoltre siamo andati alla finale del contest sempre in Confindustria, a Salerno, abbiamo ricevuto un finanziamento da Invitalia, insomma ci siamo presi tante soddisfazioni con la radio in questo contesto. La radio è un mezzo che ti permette di arrivare e se lo sai inquadrare, di avere persone al tuo fianco in maniera costante anche con una richiesta o un messaggio. Tutto questo per persone che sono ferme a letto è tanto, fa sempre piacere.
Il prossimo obiettivo sarà la radiovisione?
Sì, la radiovisione in una nuova location. Fino a poco fa eravamo a corso Vittorio Emanuele, in centro a Pescara, ma era un secondo piano. Ora siamo sempre in centro ma in via Ravenna, al piano terra. Abbiamo due vetrine quindi le persone che passano possono vedere dal marciapiede com’è fatta la radio. Poi arriverà la radiovisione e lo sviluppo delle app per le smart tv, fondamentale per i pazienti che usano il puntatore oculare, per permettere loro di vedere Radio Isav anche in tv.

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