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Da Marconi a Instagram: la radio diventa celebre

today4 Settembre 2019

Sfondo

Un Museo dei mezzi di Comunicazione per celebrare i quarant’anni della radio.

Così è nato ad Arezzo il MUMEC, uno spazio storico-espositivo cresciuto attraverso il successo de “Il Mondo in Casa – i primi 40 anni di storia della radio”, una mostra sulla radio d’epoca.

Cronistoria della radio: un esperimento semplice

Compiendo una ricerca cronologica sullo sviluppo della radio il primo risultato che salta fuori è datato 1820. Una vita fa, praticamente, ma il tempo giusto per un esperimento molto semplice: Hans Christian Orsted scopre la relazione tra l’elettricità e il magnetismo dimostrando che un filo attraversato da una corrente elettrica ha la capacità di spostare l’ago di una bussola. Ma è al 1897 che vogliamo arrivare, l’anno in cui Guglielmo Marconi costruisce in Inghilterra la prima stazione radio sull’isola di Wight. Però alla base della nascita della radio, come detto, c’è l’elettricità.

Un curioso aneddoto

A questo proposito gli storici raccontano un curioso aneddoto che ha come protagonisti proprio Marconi e la regina Vittoria d’Inghilterra. Secondo quanto raccontato, pare che Marconi non fece neanche in tempo a entrare nella stanza reale per montare il telegrafo che venne cacciato a favore di… un altro elettricista. Sì, perché la regina aveva scambiato Marconi per un tecnico che, evidentemente, non vedeva di buon occhio. Eppure il gentil Guglielmo aveva acquisito una discreta esperienza nella sua Marconi Wireless Telegraph Company, la prima fabbrica di apparecchiature radiofoniche, quindi avrebbe potuto risolvere qualsiasi problema. Archiviato l’episodio, l’inventore andò negli Stati Uniti per seguire da vicino l’American’s Cup. Il resoconto telegrafico, che consentì alla stampa dell’epoca di rendere viva la cronaca, sorprese gli americani entusiasmati dalle possibilità offerte dalle prospettive tecnologiche. Questa è solo un’introduzione alla storia, un’introduzione che però fornisce una prima significativa identità alla radio.

Da Marconi a Instagram

Passerà molto tempo prima che il mezzo diventi moderno. In questo tempo ci sono tutti gli sviluppi relativi alla potenzialità della radio e gli utilizzi più disparati: dalla propaganda fascista alla liberazione del male mediante l’uso del microfono. Nulla è lasciato al caso nemmeno nell’attualità con la radio che, nel frattempo e in certe parti, assume le sembianze della radiovisione facendosi vedere pure sui social network.

Il museo

Tornando al museo, è il direttore Fausto Casi a spiegare in questo video l’importanza della radio nel tempo. Per Casi ciò che ha definito il mondo globale è il wireless, il mondo senza fili. Una rapida evoluzione iniziata con Marconi che ha permesso alla radio di essere ascoltata veramente. L’evoluzione, dunque, inizia dalle valvole e arriva nelle nostre tasche, addirittura si mimetizza nei device tecnologici. E alla domanda “cosa abbiamo perso in questo passaggio?”, rispondiamo il godimento della scoperta. Perché la radio è diventata grande troppo velocemente e la tecnologia si rivoluziona alla velocità di un sospiro.

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Scritto da: Consulenza Radiofonica

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