Interviste

Intervista a Mattia Comin C.E.O. di Sphera Holding

today15 Giugno 2022

Sfondo

Per iniziare: cos’è Sphera Holding?

Sphera Holding nasce dalla fusione di due storici gruppi radiofonici del Nord Italia: Company Group e il Gruppo Radio Padova. Oggi è il gruppo radiofonico leader del Nord-Est Italia, rappresenta le concessionarie e le 6 emittenti leader in termini di ascolti di Veneto e Friuli Venezia Giulia: Radio Company, Radio Padova, Radio80, Radio Easy Network, Radio WOW e Radio Valbelluna.

Mattia, cos’è per te la vera radio?

“Definirei la radio come una missione sociale che ci permette di raccontare e, allo stesso tempo, di ricevere da chi ci sta attorno una miriade di emozioni. Il suo obiettivo è quindi creare e ricevere emozioni.”

Parliamo di musica: Spotify ha provato ad incidere sulla radio ma non ci è riuscito. Cosa ne pensi?

“Penso che Spotify abbia avuto tutto il diritto di farlo, anche perché la concorrenza fa bene al mercato. Forse l’unica cosa che ha sbagliato è stata la campagna sul filone del ‘dimentica la radio’, perché comunicare gettando fango sulla leader indiscussa della macchina non è stato molto elegante.”

Com’è nata l’idea di Sphera Holding?

“È nata per creare una grandissima offerta radiofonica su un’area d’Italia molto precisa, con l’obiettivo di arrivare sul mercato con una proposta completa che possa spiegare cos’è la radio, come si utilizza, che possa permettere la creazione degli spot dall’interno dell’azienda, monitorare gli ascolti e altro ancora.”

Come fai a tenere a bada tutto questo grande gruppo?

“Non sono solo, c’è mio fratello che si occupa della parte amministrativa e poi abbiamo un team ben strutturato. Siamo un’azienda familiare, c’è anche nostro padre, anche se spesso è dietro le quinte.”

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Il vostro target copre una fascia ampia che va dai 20 ai 50\55 anni. Quali sono i numeri di ascolto delle tue radio?

“Noi facciamo circa 1 milione di ascolti ogni giorno e circa 3 milioni ogni settimana. Inoltre, abbiamo sviluppato anche l’offerta verticale che va a soddisfare ogni tipo di gusto, come nel caso di ‘Radio Padova country’, e abbiamo anche le rispettive radiovisioni per ogni emittente radiofonica del gruppo.”

A proposito di dati, c’è un dato o un momento che ti ha fatto dire “Sono davvero orgoglioso del mio lavoro”?

“Un bel momento è quando i clienti, possessori magari di diverse concessionarie, ci scelgono e ci dicono di notare una differenza, di sentirsi presenti sul territorio grazie a noi; un’altra cosa molto soddisfacente è quando riempi le piazze, quando le persone vogliono fare festa, conoscere gli speaker. Questo è davvero bello.”

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Nel vostro gruppo è rimasta quella vicinanza, da parte dell’audience, con lo speaker…non trovi?

“C’è stato un fenomeno nel nostro Paese, quello che ha visto le radio locali, principalmente a Milano, diventare radio nazionali; questo processo è riuscito un po’ di meno in altre aree d’Italia, soprattutto perché servono le frequenze per fare ascolti. Il nostro è uno di quei gruppi che ha conservato le frequenze locali facendo sì che non sfondassero le radio nazionali nei territori da noi coperti. Perciò sì, è vera questa vicinanza tra la radio, territorio e speaker, ed è molto forte.”

Passiamo al digitale: cosa ne pensi?

“Io sono convinto che, oramai, il termine corretto non sia più solo ‘radio’; noi puntiamo molto sulla parte digitale, la nostra visione sul digitale è talmente grande da aver siglato la concessionaria digitale per la radio.

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Sul finale, un piccolo spoiler:

“Si sentirà parlare molto di ‘Streammo’, un’iniziativa su cui il nostro gruppo si sta impegnando, in cui andremo ad inserire tanta della nostra offerta ed insieme l’offerta delle radio in concessione con il nostro gruppo, oltre all’informazione.”

Scritto da: Alice Antico

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